Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

lunedì, gennaio 07, 2008

Signs of Life

Anno nuovo, vita nuova; così dice un banale luogo comune.
Per me si tratta molto più semplicemente di un post nuovo.
Ringrazio tutti voi per essere passati e/o avere lasciato un commento durante questa mia assenza multimediale.
E insieme a questi segnali di vita



…posto una favoletta, che però non è farina del mio sacco (ultimamente alquanto vuoto), ma proviene dall’orcio tutto toscano di Barbara, una lettrice assidua che navigando per il web è approdata per caso al mio blog. Io la dedicherei “a tutti quelli che stanno scappando”.
Si tratta della storia di un bambino di una città di mare che…
un giorno ha preso la sua barchetta ed è partito per destinazioni sconosciute... Durante il suo percorso errante ha affrontato mari in tempesta e cieli cupi, talvolta infinite tavole blu e soli infuocati.
Ha attraccato in molti porti, ed ogni volta è ripartito portando con sé fardelli sempre più grandi, ricordi sempre più struggenti, volti, carezze, sorrisi e lacrime da ricordare, per affrontare i mari senza mai più sentirsi solo… è risalito ogni volta sulla sua barca che nel frattempo si è fatta sempre più grande fino a divenire una vera e propria nave... ed ha puntato ancora all'orizzonte con il suo grande carico dolce ed amaro ma con la voglia ancora di sorridere e di sognare…
È a lui che auguro che il suo cammino possa proseguire con un ritmo sempre più dolce, cullato dal canto di onde che da increspate si dondolano facendosi sempre più piatte...
La vita resta sempre un mistero, così come lo rimane il mare anche per il navigatore più esperto, e quello che c’è oltre l’orizzonte lo si può scoprire solo navigando... orientando la bussola anche per linee verticali, guardando all'insù, dove ogni tanto si accende la stella polare d’oriente che punta la sua luce misteriosa… rendendo tutto magicamente più chiaro.
Quel bambino di ieri è l’uomo di oggi, ed ancora naviga per quei mari...
Siamo l’eco del nostro passato e ci portiamo quello degli applausi che abbiamo ricevuto…
“Perché siamo naviganti senza navigare mai…”

9 Comments:

Blogger danDapit said...

Pier!!
intanto ti dico BENTORNATO!!!
...poi ripasso più tardi, per leggere con calma (l'ho fatto ma di corsa), e guardare You tube (sbirciato!) ;-)
BENTORNATO!!!
BRAVO!!!

@____@

=___=

07 gennaio, 2008 18:31  
Blogger danDapit said...

Ho letto con calma la favola di Barbara...e sento che nel suono della metafora la favola contiene molto Pier!
Bella l'immagine della vita quale una navigazione su mare, che a volte ingrossa, a volte si rende piatto e calmo...mentre la barca diviene grande e anche (lo dico io) pesante...
...Si trasforma in nave? sì, perchè i ricordi e le emozioni occupano spazio...
"Siamo naviganti senza navigare mai" ?
ma come! ogni mattina, nel mettere giù il piede dal letto, lo infiliamo nella barca! E attenzione a non soffrire di mal di mare!

Un rientro ricco di poesia, Pier!
Un abbraccio!!!
(p.s. bello il video da associare alle parole, molto! Anche la musica ^__^ )

08 gennaio, 2008 12:11  
Anonymous Anonimo said...

Ciao ciao Pier e ben tornato!!
Hai mantenuto la promessa come vedo (anche se quel nome scritto in rosso me lo potevi risparmiare!! :((!!!
Avevi omesso qualcosa però..qualcosa che una mente molto attenta ha sottolineato e cioè che quel bambino eri tu!!!!!
Adesso stiamo tutti navigando senza navigare mai...
Se ti dico l'ultima...lo sclera ha in mente in ristorante galleggiante su di una inbarcazione...
Questa è l'ultima news..se va in porto potrei essere per una volta un navigante che naviga!!:)))
E soffro pure il mal di mare ma l'idea è bella no??
Belle anche le immagini che hai postato,mi danno l'idea ed il brivido del filo sottile della vita,a fior d'acqua...e forme di vita sopra e sotto..
Un abbraccio
Barby

08 gennaio, 2008 12:45  
Anonymous Anonimo said...

BENTORNATO!!!!
che bello tornare a leggerti!!! Non ci lasciare più, eh!

un abbraccio, forte!

08 gennaio, 2008 13:24  
Blogger Pier said...

Danda: Dici che c'è molto Pier nella favola di Barbara? Allora dev'essere per questo che mi piace così tanto! :-)
La metafora vita-barca nel mare piace molto pure a me, così come l'immagine della barca che si allarga e a volte fatica a muoversi a causa di eventi che appesantiscono la navigazione o ti soffiano contro...
Con «Siamo naviganti senza navigare mai» (citazione di una canzone di Ivano Fossati) credo si possa intendere il fatto che anche quando siamo fermi o in piccolo cabotaggio restiamo sempre quello che siamo, cioè naviganti...
Il video mi sembrava veramente appropriato, quasi fosse fatto su misura!
Un abbraccio anche a te!!!

Barbara: Bisognava dare il giusto risalto all'autrice della favola, no? :-)
Avevo capito la dedica, ma volevo dare alla favola un'immagine più generale, che in fondo può essere "la favola mia" di ognuno di noi!
Lo sclera e le sue scapicollate iniziative farebbero venire il mal di mare anche a Giovanni Soldini! :-D
Esatto, il video voleva evidenziare proprio quello, ma io ci vedo anche lo strato d'acqua-equilibrio sottile sul quale navighiamo ogni giorno per restare a galla, e al quale si può risalire anche nuotando con le nostre braccia...

Laura: Grazie e bentornata anche a te! Ricambio il forte abbraccio, anzi per restare nel tema anglofono dei tuoi giorni appena trascorsi, a big hug!

08 gennaio, 2008 15:55  
Anonymous Anonimo said...

bene bene .....
spero che ti possa ben presto ritornare in pista!! :)
un abbraccio Mary

09 gennaio, 2008 11:30  
Blogger Pier said...

Mary: Grazie per il tuo commento! Per adesso ricomincio da qui...
Un abbraccio anche a te!

09 gennaio, 2008 16:46  
Blogger danDapit said...

eh eh...Caro Pier... eri abbastanza atteso, eh??
Ottimo proposito per il nuovo anno!
(intendo il ricominciare!)
^__^

11 gennaio, 2008 10:41  
Blogger Pier said...

Danda: Il proposito, è vero, non ci avevo pensato! :-)
Adesso gli dò continuità...

14 gennaio, 2008 14:02  

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