27/5/2001
Voglio fare un esperimento. Mettere sul blog alcune mie esperienze/avventure degli anni passati, intitolandole con la data in cui si sono verificate.
Mi piace giocare con le date. E naturalmente, come ogni bambino non cresciuto, mi piace giocare anche con lo "scatolone dei ricordi".
Ecco quindi qui la prima puntata...
Abbiamo deciso di andare a vedere l’ultimo film di Roberto Benigni, “la vita è bella”. Ne stanno parlando molto bene, anche alla luce del fatto che pare non si tratti di un film come gli altri. L’argomento, seppur abusato, è molto serio e riguarda la condizione degli ebrei nei campi di sterminio tedeschi.
Nonostante sia primavera inoltrata, è una domenica pomeriggio piuttosto grigia, quando io, Oldra e Cespo partiamo con la fiat tempra di quest’ultimo alla volta del cinema Odeon (che fantasia) di Vigevano, l’ultima sala cinematografica rimasta in città dopo l’apertura del movieplanet sulla strada per Mortara.
Il film nella prima parte sembra la solita serie di gag a ripetizione del toscanaccio, ma più ci si avvicina alla fine, più si ha la sensazione che il finale non sarà così lieto. In effetti arriva il momento in cui il protagonista Guido/Benigni viene ucciso dalla guardia tedesca, e in sala si avvertono i primi mugolii e le prime tirate di naso (non nel senso degli aspiratori di coca). Io rimango pressoché impassibile (ho una reputazione da difendere: mai versato una lacrima al cinema), Cespo anche e fiutata l’atmosfera guarda a destra e a sinistra per vedere se c’è qualche donnina da consolare, Oldra non dà segni di cedimento. Il problema per me arriva alla fine, quando entra in scena il carro armato e il piccolo Giosuè crede che tutto sia stato un gioco ed è felice di avercela fatta. Beh, quando ho visto il carro armato ho avuto la stessa sensazione di un pugno nello stomaco e un nodo marinaio alla gola ha cominciato a salire, anche a causa della scena finale del ritorno, dove il piccolo ritrova la sua mamma.
Cazzo, è un finale che non ci aspettavamo.
Usciamo tutti e tre abbastanza sconvolti e fino all’arrivo in macchina nessuno riesce a dire una parola. Io per trattenere il groppone faccio degli sforzi così intensi che la mia pressione interiore basterebbe da sola a gonfiare le gomme delle biciclette esposte in una vetrina da ciclista; spero solo che lo sforzo non abbia effetti collaterali percepibili olfattivamente.
Forse anche consapevole di questo, arrivati all’auto, Oldra prova a rompere il ghiaccio (di solito rompe qualcos’altro, nell’ordine mi ha già rotto con la sua leggiadra delicatezza un orologio, una scarpa e il mignolo destro):
- Accendi la radio, sentiamo un pò i risultati delle partite
Dopo un’infanzia lontanissima dal mondo del calcio e da qualsiasi campo di calcio (anche oratoriale), da qualche tempo Oldra si è avvicinato a questo sport ed in particolare al Bologna, e generoso come sempre quando si imbatte in un’avventura ci mette tutto se stesso. Il caso vuole che proprio al momento dell’accensione della radio interviene l’inviato al Bentegodi di Verona, che annuncia il quarto gol del Bologna, ad opera di Giuseppe Signori; Oldra è gasatissimo, io provo a scherzare dicendo:
- Non esaltarti troppo, magari sta perdendo 5 a 4!
Non l’avessi mai detto.
Il cronista conferma effettivamente che il risultato è proprio Verona – Bologna 5-4.
Oldra diventa paonazzo.
L’atmosfera magica e surreale del film viene quindi definitivamente spezzata da una colorita raffica di insulti e maledizioni assortite a volume insopportabile, per l’intera durata del tragitto del ritorno a casa (8 km di smoccolate inarrestabili).
Dopo un viaggio del genere, oltre alle precedenti ed agli zebedei, Oldra è riuscito a rompere anche i timpani.
Nonostante sia primavera inoltrata, è una domenica pomeriggio piuttosto grigia, quando io, Oldra e Cespo partiamo con la fiat tempra di quest’ultimo alla volta del cinema Odeon (che fantasia) di Vigevano, l’ultima sala cinematografica rimasta in città dopo l’apertura del movieplanet sulla strada per Mortara.
Il film nella prima parte sembra la solita serie di gag a ripetizione del toscanaccio, ma più ci si avvicina alla fine, più si ha la sensazione che il finale non sarà così lieto. In effetti arriva il momento in cui il protagonista Guido/Benigni viene ucciso dalla guardia tedesca, e in sala si avvertono i primi mugolii e le prime tirate di naso (non nel senso degli aspiratori di coca). Io rimango pressoché impassibile (ho una reputazione da difendere: mai versato una lacrima al cinema), Cespo anche e fiutata l’atmosfera guarda a destra e a sinistra per vedere se c’è qualche donnina da consolare, Oldra non dà segni di cedimento. Il problema per me arriva alla fine, quando entra in scena il carro armato e il piccolo Giosuè crede che tutto sia stato un gioco ed è felice di avercela fatta. Beh, quando ho visto il carro armato ho avuto la stessa sensazione di un pugno nello stomaco e un nodo marinaio alla gola ha cominciato a salire, anche a causa della scena finale del ritorno, dove il piccolo ritrova la sua mamma.
Cazzo, è un finale che non ci aspettavamo.
Usciamo tutti e tre abbastanza sconvolti e fino all’arrivo in macchina nessuno riesce a dire una parola. Io per trattenere il groppone faccio degli sforzi così intensi che la mia pressione interiore basterebbe da sola a gonfiare le gomme delle biciclette esposte in una vetrina da ciclista; spero solo che lo sforzo non abbia effetti collaterali percepibili olfattivamente.
Forse anche consapevole di questo, arrivati all’auto, Oldra prova a rompere il ghiaccio (di solito rompe qualcos’altro, nell’ordine mi ha già rotto con la sua leggiadra delicatezza un orologio, una scarpa e il mignolo destro):
- Accendi la radio, sentiamo un pò i risultati delle partite
Dopo un’infanzia lontanissima dal mondo del calcio e da qualsiasi campo di calcio (anche oratoriale), da qualche tempo Oldra si è avvicinato a questo sport ed in particolare al Bologna, e generoso come sempre quando si imbatte in un’avventura ci mette tutto se stesso. Il caso vuole che proprio al momento dell’accensione della radio interviene l’inviato al Bentegodi di Verona, che annuncia il quarto gol del Bologna, ad opera di Giuseppe Signori; Oldra è gasatissimo, io provo a scherzare dicendo:
- Non esaltarti troppo, magari sta perdendo 5 a 4!
Non l’avessi mai detto.
Il cronista conferma effettivamente che il risultato è proprio Verona – Bologna 5-4.
Oldra diventa paonazzo.
L’atmosfera magica e surreale del film viene quindi definitivamente spezzata da una colorita raffica di insulti e maledizioni assortite a volume insopportabile, per l’intera durata del tragitto del ritorno a casa (8 km di smoccolate inarrestabili).
Dopo un viaggio del genere, oltre alle precedenti ed agli zebedei, Oldra è riuscito a rompere anche i timpani.
16 Comments:
"La vita è bella", è un grandissimo film, secondo me una grandissima prova di Benigni!
Forse perchè sono donna e me lo posso permettere ;) ... ho pianto un sacco!
dimenticavo a me è piaciuto moltissimo anche "la tigre e la neve"!
Mary: un altro vantaggio a favore di voi donne! :-)
Anche a me è piaciuto "la tigre e la neve", ma "la vita è bella" lo preferisco, forse perchè è stato il primo non in stile benigni classico
Non piango facilmente per i film, le mie lacrime normalmente sono sempre valvole di sfogo della vita. Comunque entrambi questi film sono molto belli davvero! ;)
La Vita è Bella mi ha distrutta dentro. è come l'hai descritto te, un groppo in gola, tanti pensieri che ti sconvolgono da lsciarti solo in silenzio...
invece la Tigre e la Neve mi ha un pò delusa. forse sulla falsa riga di un film che non poteva essere "rivisitato"... mi è piaciuto moltissimo questo tuo ricordo condiviso. l'idea delle date. ci rimettono in contatto con il tempo che passa. un saluto silenzioso..
Pier, che dire...è un film che riguarderei ancora 200 volte senza stancarmi!
Di Benigni li ho visti tutti, non ne ho perso uno che sia uno, ma questo è veramente superlativo...ma in chiave comica quello che mi ha spaccato dal ridere invece è stato Jonny Stecchino!
Astralla: credo sia importante avere queste valvole di sfogo nella vita, per evitare di scoppiare. Credo che una delle cose più frustranti sia quando vorresti piangere e non ci riesci, è terribile.
Tiziana: benvenuta sul mio blog! Sono d'accordo con te sul fatto che "la tigre e la neve" rifaccia un pò troppo il verso al film precedente, in effetti l'ho apprezzato meno pure io.
Sono contento che ti piaccia l'idea della data!
Sonia: Ogni tanto lo riguardo anch'io e questo è un "privilegio" che riservo solo a pochi film. Visto che hai una serie di inviti di vario genere in corso, potrei invitarti anch'io a ri-vedere questo film? :-D
cavolo! ma me lo ricordo quel Verona-Bologna! ho rischiato più volte l'infarto!
è come se l'avessi gia sentita questa storia :) ...
La scatola dei ricordi ... è sempre bello (alle volte forse un po' dolorosa)rovistarci dentro e tirar fuori un po' di ricordi .. e grazie per condividerli con noi!!!
P.S ... "la vita è bella" per te .. "il miglio verde"
Walter: benvenuto! Ma sei tifoso di una delle due squadre in questione? Io invece in quell'occasione ho riso come un matto nel vedere il mio amico incavolarsi così con Guidolin! :-D
Carmen: davvero l'avevi già sentita? :-)
In effetti a volte è doloroso rovistare nello scatolone dei ricordi e altre volte è difficile scrollarsi di dosso la polvere che si trascinano dietro, ma ogni tanto è bello giocarci, e sapere che qualcuno gioca con te rende la cosa più affascinante!
Non ho capito il p.s., sembra che sia lasciato in sospeso
Pier: :D :D la ua risposta mi ha fatto sorridere..anzi ridere tantissimo!!
Sonia: è molto bello e gratificante riuscire a far ridere (sorridere) gli altri, grazie, per me è un complimento!
Ovviamente il tutto vale solo se la cosa è voluta, se faccio ridere involontariamente no! :-D
E cmq non hai risposto alla mia risposta! :-))
Pier: mi hai fatto ulteriormente ridere... :D :D :D
Forse tu non lo sai...ma io sono veramente timida!!! :D :D
Sonia: anche se potrebbe non sembrare, guarda che sono piuttosto timido anch'io! :-D
Ma ogni tanto è bello scherzarci sopra un pò...
ehehehehe...certo che sì!!!!
È questo che mi diverte soprattutto!:D
Un abbraccio..e poi chissà...;O)
Bene, vedo che ci stiamo divertendo, meglio che al cinema allora! :-D
Chissà? Wow, allora aspetto tue notizie via mail, Sonia! hahahaha :-)
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