Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

giovedì, marzo 15, 2007

Million Dollar Baby

Ho visto in DVD questo film alcune sere fa e sul momento non l'avevo apprezzato molto.



La parte finale del film è infatti molto cruda, persino più di quella del precedente film di Clint Eastwood, il tenebroso Mystic River; tra l'altro in entrambi i film l'atmosfera cupa è sottolineata anche dalla pressochè totale assenza di luce in ogni momento della pellicola.
Al di là della complessità dei temi trattati, primo fra tutti il senso di colpa, credo che a freddo il film si possa apprezzare meglio.
Un pò come i colpi ricevuti durante un incontro di boxe, che si avvertono a distanza di ore.Dal punto di vista interpretativo sottolineo un fantastico e commovente Morgan Freeman (strameritato il premio come miglior attore non protagonista), che interpreta Scrap, l'unico vero amico del protagonista Frankie Dunn (Eastwood appunto), col quale gestisce una palestra a Los Angeles, e che ne segue i suoi ritmi e i suoi umori, anche quando viene accusato ingiustamente di essere responsabile dell'incidente sul ring che coinvolge la protagonista.
Di Scrap sono (mi sembra) queste frasi che mi hanno colpito molto:

“La boxe è uno sport strano. A volte per tirare un colpo vincente bisogna arretrare, ma se arretri troppo non combatti più.”

“Il pugile insegue un sogno che nessuno può vedere tranne lui.”


“Tutti abbiamo un numero limitato di incontri … per me erano 109.”


Credo sia come dire che a volte per attaccare e raggiungere qualcosa di impossibile ci si può anche difendere, ma senza mai farsi schiacciare. E che a volte bisogna riconoscere che certe cose sono più forti di noi ed è il caso di lasciarle perdere per non rendere ancora più dolorosa una sconfitta. Credo che una sconfitta sia definitivamente superata solo dopo che è stata accettata... Anche quando si tratta di una sconfitta ingiusta.
E voi, che ne dite?

6 Comments:

Blogger Anna said...

ho visto questo film appena uscito, mi piacque molto, ho pianto tanto anche, e' uno di quei film che anche se non ti fa vedere ti fa pensare all'atrocita' delle cose!
non sono solo le sconfitte a dover essere accetatte nella vita...tutto si supera solo se lo si accetta! hai ragione...

15 marzo, 2007 17:53  
Blogger flipper said...

anche io ho visto il film al cinema... che pianto che mi sono fatta...
Bellissimo, stupendo, magico, unico...

non ho parole per definire l'interpretazione di Morgan Freeman... magico!

16 marzo, 2007 10:48  
Blogger Dave said...

bello, bellissimo film... che angoscia!

16 marzo, 2007 11:07  
Blogger Pier said...

Anna: Certo è un film molto concreto, che non può passare inosservato. Hai ragione anche tu che si devono superare non solo le sconfitte... Non si può vivere "sugli allori" nè tantomeno di soli ricordi...

Flipper: D'accordissimo con te, Freeman è stato straordinario! Molto toccante nell'espressione rassegnata dei suoi sguardi.

Dave: In effetti questo film un pò di angoscia la crea... Ed anche un pò di rabbia, direi.

16 marzo, 2007 13:18  
Anonymous Anonimo said...

Hei là! Io ogni tanto torno da queste parti...
il mio istruttore... dice sempre "tenete alta la guardia"... e secondo me... bisogna tenerla.. sempre alta... in qualsiasi situazione...
Buona giornata e buon week end...
Arianna

17 marzo, 2007 12:19  
Blogger Pier said...

Ciao Arianna, credo che abbiate ragione tutti e due, il tuo istruttore ma anche e soprattutto tu...
Buon inizio di settimana!

19 marzo, 2007 14:09  

Posta un commento

<< Home