Tango!
Rileggendo alcune vecchie mail, ne ho ritrovata una nella quale raccontavo delle mie intenzioni di prendere lezioni di tango argentino. A dire il vero il tango mi è sempre piaciuto per la sua musica struggente e decisa, forse un retaggio dei miei parenti argentini che quando tornavano in Italia mi portavano sempre delle cassette dei tangueros più famosi d’Argentina. Solo molto tempo più tardi scoprii Astor Piazzolla e la sua fisarmonica sognante, cosa che mi fece appassionare ancora di più a questo genere musicale, che si può ritrovare tra l’altro anche in alcune canzoni di Guccini (il cui chitarrista Juan Carlos “flaco” Biondini è infatti argentino).
Comunque raccontavo del mio primo e unico impatto (è proprio il caso di dirlo) col tango ballato, cosa per me già proibitiva, avendo movimenti naturali così dinoccolati da sembrare uno stoccafisso artrosico.
Comunque ecco qua il testo di quella mail evocativa:
Comunque raccontavo del mio primo e unico impatto (è proprio il caso di dirlo) col tango ballato, cosa per me già proibitiva, avendo movimenti naturali così dinoccolati da sembrare uno stoccafisso artrosico.
Comunque ecco qua il testo di quella mail evocativa:
Ieri sono andato a sentire per le lezioni di tango... Ho fatto un esordio scoppiettante, col botto, anzi con la botta... Sì insomma, a causa di una panchina messa lì davanti, non ho visto il vetro all'ingresso prima dell'entrata vera e propria e ci sono andato a sbattere in pieno, giuro! Che figura di m***a, meno male che nessuno ha visto il mio "caschè", tanto per restare in tema tango. Chissà però cosa avrà pensato la segretaria vedendo entrare un potenziale ballerino leggermente zoppo (il ginocchio mi fa ancora un po' male adesso) e con una parte della fronte arrossata...
Le ho chiesto se per caso la panchina di plastica messa lì davanti serve per far capire che l’ingresso è in realtà laterale e lei mi ha risposto sorridente di sì. Non so se avesse capito cosa era successo, ma la mia postura era tutta un programma.
Mi sono limitato a rispondere che «la soluzione è buona, ma secondo me va perfezionata».
Ma mettere dei cartelli no?
9 Comments:
eh eh!! Divertente Pier!!!
Però non ti dovevi scoraggiare!
E poi...? hai preso lezioni? Perchè è stata l'unica volta?
Sai che anche a me quest'anno era balenata l'idea di andare a lezioni di tango? Mi piacerebb molto saperlo ballare, ballarlo!!
Ma non penso che per ora seguirò il desiderio, manca tempo e dinero!!
BACION!
RITORNO!
perchè?
avevo dimenticato una cosa...ma cosa non lo dico, è un mio "segreto", hi hi!!!
Così lascio un altro saluto, con caschè!
"Scusi, vuol ballare con me?
Grazie, preferisco di no!
Non ballo il tango col caschèèèè...
Però! Grazie, prego, scusi, tornerò!"
;-DD
La cantava sempre mia madre... questa la posso citare, un banale Adriano Celentano anni '60!!
^__^
cavolo!!!
dimenticavo...
Ciaoooooooooooo!!! bax baxxxxx
Danda: La zuccata contro il vetro mi è sembrato un segno del destino che mi consigliava di lasciar perdere! :-)
Tra l'altro erano anche 35€ a lezione...
Hai dimenticato una cosa ma non dici quale... Cosa fai, lanci il sasso e poi tiri indietro la mano? ;-)
Un bacio e un salutone anche a te!
Ciao Pier
la musica,di qualsiasi tipo è comunque un bellissimo mezzo per comunicare non solo con gli altri ma anche con se stessi!!
Attraverso di lei scopri veramente un sacco di cose!!!
Il fatto che il tango argentino non fosse nel tuo destino!!!Che dire,la testata nel vetro mi farebbe pensare....
Io adoravo il latino americano ed ho frequentato la scuola per un anno..poi per vari eventi ho abbandonato ma un pochino la porto nel cuore :)
Il tango argentino credo che sia più belloma a mio avviso anche più complicato da imparare!!!
E cmq non perderti d'animo!Tu la musica la porti sempre sotto braccio giusto??
E suoni pure bene!!!
besos
Barby
Barbara: Certamente, la musica aiuta a comunicare meglio anche con sè stessi, colorando le emozioni!
Sono certo che a ballare il latino americano sei molto più brava di me, e poi le cose in cui si crede riescono sempre meglio!
Anche a me la testata mi ha fatto pensare (anzi, si poterbbe dire riflettere, trattandosi pur sempre di vetro), ma soltanto dopo qualche minuto, però! :-D
Quindi... Meglio suonarlo e basta! :-)
Besottos anche a te!
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
ahahahah!qst mi mancava...nn me l'avevi mai raccontata qst scena così divertente..ahahaahahahhah..sn piegata in 2 dal ridere...ahahah!ahahahah!ho una battutaccia in mente (riguardo il vetro e i tuoi nn capelli)cmq a parte tutto..poi eliminalo...nn ti ho più sentito...bacioni a dopo
Piegata in due dal ridere? Io invece ero piegato in due dal dolore!
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