Il bar Bellaria (12): Il fumo

Prima dell'entrata in vigore del decreto antifumo, il bar possiede, nei mesi invernali, una costante cortina di nebbia da fare invidia a quella esterna, reale, causata dall'umidità.

A volte, in assenza di navigatore satellitare, è praticamente impossibile stabilire se si è all'interno o all'esterno del locale, a meno di affidarsi alla temperatura corporea percepita.

E' in questi periodi che nasce la leggenda secondo la quale il fumatore abbia i polmoni più puliti di un non fumatore, perchè il fumo lo assorbono tutti, ma "almeno chi fuma ha il filtro".

Inutile anche aprire le finestre, perchè molti, pur divorando pacchetti su pacchetti, hanno paura di prendere un raffreddore. Cadono nel vuoto anche gli appelli al gestore per l'installazione di cappe aspiratrici, anche perchè il loro utilizzo rischierebbe di provocare, causa sovraccarico, un black out ogni 5 minuti.

L'odore delle sigarette è talmente aggressivo che si attacca sui vestiti come una cozza al suo scoglio, rendendo necessaria, una volta rientrati a casa, l'esposizione prolungata all'aria aperta degli indumenti, col risultato di indossare il giorno successivo un completo in stoccafisso affumicato.