Il bar Bellaria (10): Il campo da calcio
Il campo da calcio non sarebbe parte integrante del bar Bellaria, ma soprattutto nelle giornate estive lo diventa, a causa del transito improvviso di palloni dal vicino oratorio, dal quale, per risolvere il problema dei palloni incastrati sui rami delle piante, sono state orrendamente mutilate 4 robinie. Superato in questo modo il problema delle palle irrimediabilmente perdute sulle piante, se ne presenta un altro: i palloni calciati dai vari scarponi dell’oratorio, non trovando più la barriera delle piante, finiscono dritti al bar, provocando l’ira del sig. Carlo, ma soprattutto del cane Greta, costretta a svegliarsi in modo improvviso da un oggetto bianco rotondo a chiazze nere, che confonde probabilmente con un gatto.
Non servono nemmeno le reti di protezione del campo, per due buone ragioni: la prima perché nel giro di poco tempo hanno assunto l’aspetto di un colabrodo, la seconda perché un ragazzo chiamato Scheng, in barba ad ogni legge della fisica, riesce a disegnare traiettorie impossibili che sembrano proiettare il pallone sulla luna, scavalcando le reti, per poi farlo planare repentinamente come un condor sull’ingresso del bar. Va detto che onestamente su questa cosa ci marciamo un po’, perché vedere uno che per tirare un rigore parte dalla porta opposta gridando «LASCIAAAA!!!!» è una cosa a modo suo divertente, che si presta a due gustosissime varianti:
Variante 1: Scheng parte a tutta birra dalla parte opposta del campo col suo inquietante grido di battaglia, il portiere attende il tiro vestito con un’armatura corazzata, gli spettatori scavano trincee e rifugi antiatomici a tutela della propria incolumità, sono attimi concitati, Scheng sta per tirare, quando arriva il Caffa che gli sposta con un tocchetto il pallone costringendo il povero Scheng al tiro a vuoto, in un movimento finale che ricorda le migliori spaccate di Heater Parisi.
Variante 2: Nelle stesse condizioni di cui al punto 1, ma in assenza del perfido Caffa, Scheng colpisce il pallone mandando in orbita la sfera, e colpisce con la scarpa sinistra sfuggita al piede il portiere avversario, lamentandosi che la scarpa ha superato la linea e quindi la rete è da considerarsi comunque valida.
Una volta tornato a terra, il pallone deve essere recuperato presso il sig. Carlo, il quale per punizione ci costringe ad una consumazione obbligatoria a sua scelta, svuotando così la cantina dalle vettovaglie invendute.
Non servono nemmeno le reti di protezione del campo, per due buone ragioni: la prima perché nel giro di poco tempo hanno assunto l’aspetto di un colabrodo, la seconda perché un ragazzo chiamato Scheng, in barba ad ogni legge della fisica, riesce a disegnare traiettorie impossibili che sembrano proiettare il pallone sulla luna, scavalcando le reti, per poi farlo planare repentinamente come un condor sull’ingresso del bar. Va detto che onestamente su questa cosa ci marciamo un po’, perché vedere uno che per tirare un rigore parte dalla porta opposta gridando «LASCIAAAA!!!!» è una cosa a modo suo divertente, che si presta a due gustosissime varianti:
Variante 1: Scheng parte a tutta birra dalla parte opposta del campo col suo inquietante grido di battaglia, il portiere attende il tiro vestito con un’armatura corazzata, gli spettatori scavano trincee e rifugi antiatomici a tutela della propria incolumità, sono attimi concitati, Scheng sta per tirare, quando arriva il Caffa che gli sposta con un tocchetto il pallone costringendo il povero Scheng al tiro a vuoto, in un movimento finale che ricorda le migliori spaccate di Heater Parisi.
Variante 2: Nelle stesse condizioni di cui al punto 1, ma in assenza del perfido Caffa, Scheng colpisce il pallone mandando in orbita la sfera, e colpisce con la scarpa sinistra sfuggita al piede il portiere avversario, lamentandosi che la scarpa ha superato la linea e quindi la rete è da considerarsi comunque valida.
Una volta tornato a terra, il pallone deve essere recuperato presso il sig. Carlo, il quale per punizione ci costringe ad una consumazione obbligatoria a sua scelta, svuotando così la cantina dalle vettovaglie invendute.
ULTIM'ORA delle 21:58 di ieri sera (nuova battuta di Vezio):
Lo sai che il rapinatore impaurito trema tutto e il suo diventa un fucile a canne mosse?
Sempre lui il migliore... :-)
27 Comments:
Onorata di essere la prima commentatrice alla decima puntata del bar bellaria! Sono felice che sia riaperto dopo un meritato riposo:o)
Ma prima vado a leggermi la nona poi ritorno:O)
A dopo!
Da me non c'è mai stato l'oratorio ... ma con i miei due vicini di casa giocavamo lo stesso a calcio usando il cancello di ingresso come porta e io ovviamente facevo il portiere (6/7 anni) ... ero zoff.. l'unico ricordo lucido di quelle partite era no le pallonate in faccia e automaticamente contro il cancello ero sempre piena di bernoccoli.. forse è per quello che sono cresciuta cosi!!!
Voglio venire a prendere il caffe' dal sig.Carlo!!!!
Sonia: ok a dopo! :-)
Carmen: io ho provato a giocare a pallone con le ragazze ed è pericolosissimo perchè vengono colte da riso convulso e quando calciano il pallone le gambe volano dappertutto!
Da piccolo invece mi ero costruito nel cortile di casa dei fantocci (con sedie e scatoloni) che dovevano rappresentare avversari, ma quando non mi riuscivano i dribbling ero anche capace di falciarli! ;-)
Il caffè invece ti assicuro che lo facciamo meglio noi due! ;-P
Dussel: grazie per i complimenti!
Se fosse come dici tu però credo si chiamerebbe disonoratorio, ma per fortuna non sempre è così, noi eravamo abbastanza controllati! :-)
Caro Pier, tu disegni con la tastiera del tuo pc abili traiettorie letterarie!
Mi associo a Duss: bellissima composizione!
Che mitooooo il Vezio...rimane sempre un grande lui!!!
Ma dimmi, i cani da quelle parti fanno sempre una brutta fine ? :o))))
Dussel: nei primi anni 80 abbiamo avuto un prete fin troppo permissivo, che stava dalla parte dei grandi. Poi noi siamo cresciuti ed è arrivato un prete che sta dalla parte dei piccoli.
Mi dispiace per la suora e per il suo polpaccio al quale hai inciso la tua impronta dentaria; una scena divertente da noi è stata quando la barista (soprannominata schwartzkopf - bidon bidon per il suo fare da generale) si è messa a inseguire un ragazzo con la scopa in mano per tutto il campo, con la gente che giocava! ;-)
Gidi: i complimenti fanno sempre piacere, ma quando sono precisi e raffinati come i tuoi diventano ancora più piacevoli!
Sonia: sì, Vezio è in forma... e lo vedo spesso scrivere! :-)
No, da noi i cani stanno abbastanza bene, è che forse non sempre sanno scegliere il padrone giusto! ;-)
eccomi con un po' di ritardo a festeggiare la riapertura del bar! Bellissimo il nuovo episodio, pero' con Max the King in Venezuela non e' la stessa cosa...
duss,
hai tutta la mia ammirazione per aver inflitto dolore alla sorella!
Dussel & Wanda: blasfemi! :-)
Max in effetti da quando è partito non si è più visto, ma chissà mai che un giorno conosciamo un blogger venezuelano e riusciamo avere notizie di lui!
Per quanto riguarda la panoramica, l'ho fatta anch'io, il mio dentista pensava di diventare milionario solo con la mia bocca ma 3 milioni e 4 premolari in meno erano troppi a 14 anni...
Mmm bene allora facciamo cosi ... vengo direttamente da te a prendere il caffe' ... poi andiamo a giocare a pallone io ti prometto di non prenderti a calci e tu non mi fai stare in porta!
Ok Carmen, sto in porta io, a meno che giochiamo alla lippa e allora si deve fare a turno. :-)
Il pallone lo porto io, ho bellissimo super tele (i pallonacci leggerissimi che quando li calci vanno dove vogliono loro) :-)
ehm non so come si gioca alla lippa O:O quindi lascio scegliere a te! Tanto qualsiasi pallone si usa se lo calcio io andrebbe lo stesso dove vuole :)
Ma come sta il cane del Sign. carlo, che sembra una manzetta? :o)
Carmen: lippa è un termine lombardo che poi ognuno usa a modo suo. Nel mio caso intendevo il semplice 1 contro 1, tu da una porta e io dall'altra, in pratica come giocare a tennis! :-)
Sonia: il cane Greta a dispetto del suo aspetto non si può mungere. L'ultima volta che l'ho vista mi è sembrata un pò appesantita, ha detto "bau" e io le ho risposto "micio micio" e si è allontanata con tono di sufficienza
Aahahahaahah....
ho bisogno di un caffè ... o magari qualcosa di più forte.... il bar Bellaria è aperto? Il sig. Carlo dici che mi farà un caffè?
Simo
In un modo o nell'altro il bar è sempre aperto. Se vuoi qualcosa di più forte di un caffé (che già quello è abbastanza pesante) il sig. Carlo può preparare qualche intruglio dei suoi ma non te li consiglio! :-)
Io quasi quasi lo proverei .. se mi fai compagnia però!
:-)
Un inchino,
Simo
Ho capito, vuoi che faccio da cavia! ;-)
Be' potresti appellarti al detto... "prima le signore" .. :-)
Un sorso insieme ci stai?
1,2,eeeee 3 ..
Prosit!
Un inchino,
Simo
Ok, tappiamoci il naso e...
Prosit! (speriamo bene)
ps: mi sino fatta tentare e mi sino iscritta al concorso di poesia.. dita incrociate!
Ma che ci mette il sig.Carlo nell'intruglio!!?? E' fortissimo!
:-))
Un inchino,
simo
Cosa ci mette? Uhm, vediamo... Come ho scritto in vecchio post... non lo sa nemmeno lui! ;-)
Davvero ti sei iscritta al concorso? In bocca al lupo allora!
Io mi iscriverò domani, devo ancora fare il versamento
crepi! Grazie per avermelo segnalato.. in bocca al lupo anche a te! :-)
Grazie anche da parte mia... e che crepo il lupo anche a me! ;-)
arrivo qui dal blog day, cioè da alcuni blog che ti consigliano.
molto bello...mi ricorda molto Benni
per il resto mi piace la grafica del blog...
per tutti... come avrete capito, sono un compaesano del buon Pier, che frequento + o - da una vita. Voi vi emozionate nel venire a conoscenza di certe cose, ma non avete idea di come sia inebriante ritrovare in un racconto quel che si è vissuto, in un modo o nell'altro, sulla propria pelle (e sul proprio fegato). Bravo Pier... continua pure con le puntate, che stavolta ti cedo l'esclusiva.
Un pensiero anche al povero Scheng, costretto ad abbandonare il paesello per cause di forza maggiore, a lui non imputabili: sono pronto a barattarlo per un paio (facciamo anche tre o quattro) di cinghialotti che impestano piazza e vie con scooter e auto truccate!!!
Krepa: in effetti "bar sport" l'ho letto anch'io e mi è piaciuto moltissimo, del resto tutto il mondo è paese, anzi tutto il mondo è... bar! :-)
Serse: il tuo commento mi ha commosso, è molto vero quello che dici, rivivere in un racconto ciò che si è vissuto dà più senso a quello che si è fatto, anche se magari non ha un grande valore... Ma in fondo erano pur sempre i nostri 20 anni...
Scheng cmq ogni tanto torna con la sua dose di insulti dedicati! ;-)
Un saluto al mio tastierista preferito, nonchè primo blogger del paese!
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