Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

martedì, maggio 30, 2006

Auguri (tra la Terra e il Cielo)

Avrei voluto scrivere questo post ieri, 29 maggio, ma avevo il PC fuori uso e non ho potuto fare degli auguri un pò particolari, a metà tra la Terra e il cielo come ho scritto nel titolo.
Il 29 maggio sarebbe stato infatti il compleanno del mio babbo, scomparso circa due anni fa, e proprio due anni fa, proprio in questi giorni avevo scritto queste righe, intitolandole non a caso "Gocce di memoria" come la canzone di Giorgia...


GOCCE DI MEMORIA

Sento la pioggia scorrere
nel suo incedere aritmico
mi ricorda il tuo cuore
perdersi battito dopo battito
goccia dopo goccia
per chissà dove

Quante volte ho guardato la pioggia
tra luci fredde di lampioni
qualche goccia sembra una stella
che se cade nella terra del giardino
lo fa per rinascere più lucente e bella

Gocce come lacrime salate
ma sono lacrime che non guariscono
e sento come di avere il tuo stesso cuore malato
nella tristezza che mi bagna come pioggia di rimpianto

Ma non riesco a raccoglierla nel palmo di un mano
così adesso ti sento che sei troppo lontano
tutto scorre e altra pioggia prima o poi lava via
ma ogni ferita cicatrizza sempre in ricordo

Prendimi ancora per mano come quando ero bambino
chi ama davvero non sarà cresciuto mai
da qualsiasi luogo oltre la prigione del mondo
non abbandonarmi mai…


...dimmi come posso fare per raggiungerti adesso...

11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

.. Wow, Pier,qs poesia t tocca dentro!!

31 maggio, 2006 11:11  
Anonymous Anonimo said...

Caspiterina....
Arianna

31 maggio, 2006 17:47  
Anonymous Anonimo said...

Come una farfalla vago qua e la' nei tuoi post.. sono stupita perchè hai scritto cose che io penso...e non riuscirò mai a scrivere..non sono poeta,non sono laureata,non so scrivere,forse l'unica cosa che ho in comune con te (questa è sicura) è la sensibilità...non so neppure come sono capitata sul tuo blog!!!

Barby

03 agosto, 2007 21:12  
Blogger Pier said...

Barbara: Si può essere poeti o più in generale artisti in diversi modi, non ultimo il modo stesso di vivere ed interpretare la vita. A volte ci si incontra per caso, così come per caso una farfalla si adagia da qualche parte per riposarsi o fare il punto sulla direzione da prendere.
Quanto alla sensibilità... Credo che il più delle volte sia un potere sfavorevole, anche se ti permette di vivere...

06 agosto, 2007 09:24  
Anonymous Anonimo said...

Credo che sia così Pier..la sensibilità ti permette di vivere e di soffrire allo stesso modo,non dobbiamo perdere la speranza,anche se spesso lo dimentico..."..il sole arde solo per chi si sa scaldare.." diceva qualcuno ed aveva ragione.
In questa vita ti devi sempre far spazio, devi esser pronto ad afferrare ciò che di bello passa dalla tua strada.
Se come me ti fai troppe domanda...dopo è troppo tardi,è già passato qualcun'altro che incurante di te si è preso ciò che era tuo!

06 agosto, 2007 16:15  
Blogger Pier said...

Barbara: Ma quel qualcuno sono i Nomadi! E la canzone alla quale ti rifierisci è "la vita che seduce"! A me piacciono moltissimo e ogni tanto vado ai loro concerti!
Sì, spesso la vita è un continuo rincorrersi e scavalcarsi di eventi, attraverso i quali farsi spazio, e sento di essere amaramente d'accordo con la tua frase finale...
Secondo me le domande è lecito farsele, ma ogni risposta ha il suo tempo, oltre il quale non vale più, anche se magari è quella esatta... Non vale la pena ripensare alle risposte scadute, date o non date. Proprio come succede a scuola o... da Mike Bongiorno! :-D

p.s. Senza impegno, se vuoi scrivere di più puoi farlo all'indirizzo pierpioggia@inwind.it :-)

06 agosto, 2007 16:56  
Anonymous Anonimo said...

Pier: lo so che sono i Nomadi!!
Volevo vedere se eri attento!!!
Anche a me piacciono perche secondo me parlano della vita vista sempre dal punto di vista del cuore!!
Ciao a presto..

06 agosto, 2007 17:26  
Blogger Pier said...

Barbara: Come vedi sono attentissimo! :-)
Credo che i Nomadi arrivino direttamente al cuore dei loro ascoltatori attraverso la loro semplicità non banale...

07 agosto, 2007 10:59  
Anonymous Anonimo said...

Pier: Si le loro canzoni toccano dentro...strano,passo periodi che non le ascolto ed altri in continuazione,come una medicina,quando ne sento il bisogno.
Pier qui il tempo non è un gran che credeo che se pioverà ti penserò! Voglio riuscire a vedere qualche cosa di bello nella pioggia!

07 agosto, 2007 17:48  
Anonymous Anonimo said...

Pier: Si le loro canzoni toccano dentro...strano,passo periodi che non le ascolto ed altri in continuazione,come una medicina,quando ne sento il bisogno.
Pier qui il tempo non è un gran che credeo che se pioverà ti penserò! Voglio riuscire a vedere qualche cosa di bello nella pioggia!

07 agosto, 2007 18:02  
Blogger Pier said...

Barbara: Adesso sta piovendo anche qui, in modo così gentile che l'acqua possa dissetare la terra e non scivolare via. Sono contento che tu riesca a vedere qualcosa di bello nella pioggia grazie a me e a questo blog!
...Adesso però non vedermi come il colonnello Giuliacci! :-)
Le canzoni forse non guariscono ma sono sempre un utile toccasana!

08 agosto, 2007 11:14  

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