Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

mercoledì, giugno 07, 2006

Momenti catartici (veri)

A volte poche parole racchiudono un'enormità di significati, e quando le parole riescono ad abbracciarsi tra loro nasce una poesia.
Credo che la poesia sia qualcosa di unviersale, nel senso che riesce a fare scattare sensazioni diverse in ogni persona che la legge o la ascolta. Voglio dire, non è come una notizia che leggi su un giornale, che è così e basta. La poesia puoi farla tua, con le tue sensazioni e, a volte, parafrasandola per renderla più personale.
Ed è ciò che è successo con il testo che vi propongo, nato inizialmente come un canto alla luna, poi adattato da un cantautore (mi sapreste dire quale?) per una sua canzone e infine, molto più modestamente, ricostruito da me. Perchè credo che la poesia, parafrasando (toh, un'altra volta) una recente canzone di Omar Pedrini, sia un lungo bacio sulla bocca dato per nostalgia...
Potesse
tutto il male che mi consuma
mutare lo sguardo tuo
in un giro di scale armonicheascendenti
o in una strada
che mi conducesse a te.
Ma niente vale ciò ch’io faccia
Ch’io resista o che io cada,
tu non capisci
è questo il grande dolore
che adombra la mia anima…
E voglio dirti la verità
dal lato brutto a cui non si rimedia
io ti amo
è questo il grande mare
tu non mi ami
è questa la tragedia.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

adoro questa tua sensibilità!

20 giugno, 2006 11:37  

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