Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

martedì, giugno 27, 2006

L'essenziale è invisibile agli occhi

Tra i giri di mail che danno un po’ più di senso alla mia giornata di lavoro, oltre a quelle divertenti ne arrivano alcune con significati profondi (ovviamente non sto parlando delle trivelle di petrolio – fino a qualche anno fa ne avevo una a tre chilometri da casa ma poi non hanno trovato nulla, ma questo è un altro discorso); questa che mi ha girato Deborah vale davvero la pena leggerla…

Un giorno si riunirono tutti gli dèi e decisero di creare l'uomo e la donna e pianificarono di farlo a loro immagine e somiglianza.
Dobbiamo però pensare a qualcosa che li differenzi da noi, dissero, altrimenti staremmo creando dei nuovi dèi. Dobbiamo togliere loro qualcosa, però che gli leviamo?"
Dopo molto pensare uno di essi disse: "Ah, lo so,toglieremo loro la felicità, però il problema sarà dove nasconderla perchè non la trovino mai."
Il Primo propose: "Nascondiamola in cima al monte più alto del mondo". Al che immediatamente rispose un altro: "No, ricordati che abbiamo dato loro la forza, prima o poi qualcuno salirà fin lassù e la troverà e se la trova uno, anche tutti gli altri sapranno dove trovarla".
Un secondo propose allora: "Nascondiamola nel fondo del mare". Gli rispose qualcun'altro: "No, ricorda che abbiamo dato loro l'intelligenza, prima o poi qualcuno costruirà una macchina con la quale potrà raggiungere il fondo del mare.

Un terzo propose: "Nascondiamola su di un pianeta lontano dalla terra" e subito gli risposero: "No, ricorda che con l'intelligenza un giorno qualcuno costruirà una nave spaziale con la quale potranno viaggiare verso altri mondi e la scoprirà e tutti avranno la felicità e saranno uguali a noi".
L'ultimo degli dei, che era rimasto in silenzio ascoltando attentamente ogni proposta degli altri dei, disse: "Credo di sapere dove metterla perché realmente mai la trovino".
Tutti si volsero verso di lui e domandarono all'unisono: "E dove?"
"La nasconderemo dentro loro stessi, saranno tanto occupati a cercarla fuori, che non la troveranno mai".
Tutti furono d'accordo e da allora è stato così che l'essere umano passa la vita cercando la felicità, senza sapere che la porta con sé.
"Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"

Questa ultima frase (che mi sembra sia tratta dal “Piccolo Principe”, nel capitolo della volpe) secondo me è pregnante ed assolutamente veritiera… E voi che ne pensate?

10 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il cuore guarda nella giusta direzione???? Vede bene???
Secondo me.. è la mente che vede lontano e nel modo giusto, quello reale, razionale..
Se si ascolta il cuore.. la maggior parte delle volte si soffre e basta...
Buona giornata
Arianna

27 giugno, 2006 11:42  
Blogger Pier said...

Io penso che il cuore vede sempre più lontano, e a volte addirittura vede anche quello che non c'è... In questo caso c'è il rischio di soffrire...
Secondo me ci vuole un mix di entrambe le cose, cervello e cuore, cioè tecnica e fantasia. Però come succede nella musica (ma anche nello sport) alla fine è la fantasia che fa la differenza...
Cmq credo di capire quello che dici...

27 giugno, 2006 11:58  
Blogger sonia said...

Io credo invece che per i rapporti umani bisogna seguire l'istinto, quell'istinto insito in noi, che nasce dal cuore...per altri metodi più scientifici e matematici è meglio usare la razionalità..se fuse insieme queste cose, credo che si può raggiungere un bel traguardo...Ma mai pensare che un cuore possa fare soffrire

27 giugno, 2006 19:07  
Anonymous Anonimo said...

Bellissima email Pier! Ringrazia Deborah da parte mia.
Il capitolo della Volpe scritto da Saint-Exupéry è bellissimo, intenso: la citazione viene proprio da lì. Un libro che fa bene al cuore.

Grazie Pier per questo messaggio ricco di speranza.

28 giugno, 2006 00:02  
Blogger Carmen said...

Ma che bellina :))) ma anche tanto tanto vera

28 giugno, 2006 02:12  
Blogger Pier said...

Sonia, Gidi, Carmen: grazie per i vostri commenti!
Penso anch'io che questo racconto sia un messaggio di speranza, e che in certe situazioni è l'istinto (cioè il cuore) a guidarti verso la direzione giusta. Però, suo malgrado, penso che possa far soffrire...

28 giugno, 2006 09:39  
Blogger lophelia said...

Grazie Pier per questo post. Io dò la priorità al cuore. Porterà anche a soffrire, ma personalmente soffro di più quando cerco di separarmene.
Riguardo alla felicità dentro di noi...ti saprò dire dopo la mia prima vacanza in Val Gardena. Lì secondo me lo senti per forza quello che hai dentro, e vedremo cos'è.

28 giugno, 2006 15:42  
Blogger Pier said...

Bel commento, Lophe. Sono contento di sapere che esistono ancora persone che la pensano così!
Quanto alle priorità al cuore... Ci sono però da mettere in conto possibili cicatrici, purtroppo...

28 giugno, 2006 15:57  
Blogger sunrise said...

Concordo con Gilbao, il piccolo principe è un libro che fa bene al cuore...

se si riesce a vedere, sentire, parlare, ascoltare.. col cuore .. l'essenziale diventa visibile anche agli occhi..


Un inchino,
Simo

29 giugno, 2006 16:22  
Anonymous Anonimo said...

l'essenziale è invisibile agli occhi...già...

11 maggio, 2007 21:52  

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