Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

lunedì, luglio 10, 2006

Il Bar Bellaria (7): Truco!



Parlando di bar, sarebbe imperdonabile trascurare l’argomento carte da gioco, anche se al Bellaria esse hanno assunto col tempo la durezza di un monolito grezzo. Ad ogni modo non mancano partite di ogni genere: scopa, briscola, poker (anche se ormai in disuso con l’avvento degli infernali video poker) ma soprattutto il truco, un gioco di origini argentine importato dai tanti emigranti partiti dalla Lomellina verso il sudamerica, soprattutto negli anni ’30. Non ci sono parole per descrivere cosa rappresenta questo gioco per un lomellino: è il suo dna ludico, un fiero segno di appartenenza ad un paese ben preciso. Perché se il truco argentino ha delle regole ben definite, per complicare le cose in ogni paese della lomellina si adottano regole diverse, rendendo impossibile l’adozione di una tattica universale. Il truco rappresenta anche l’anello di congiunzione tra le varie generazioni: esso è praticamente l’unico gioco di carte col quale i vecchi accettano di misurarsi coi fiulin (i più giovani). Per giocare è necessario conoscere cinque o sei vocaboli spagnoli, ma i più esibizionisti fingono di parlare spagnolo per tutta la durata dell’incontro, col rischio di venire clamorosamente fraintesi. Può succedere che qualcuno cercando un posto all’ombra dica di avere assolutamente bisogno di un “hombre loco”, trovandosi poi alle prese con un omosessuale che non ha ottenuto nemmeno la licenza media. Preziosismi a parte, attraverso il truco si scatenano gli istinti animali più repressi, urlando a squarciagola per intimorire gli avversari e salendo sulle sedie per dimostrare all’intero bar di avere il punteggio più alto. A causa del linguaggio e dei comportamenti legati al gioco, gli astanti non lomellini e/o digiuni di truco si guardano intorno stupiti, aspettandosi da un momento all’altro di vedere Gerry Scotti che dice: «Sorridi, sei su candid camera!».

P.S. avete notato che foto poetica? Riflessi del sole + stella di Natale sul tendone di ingresso!

12 Comments:

Blogger sonia said...

ma eccolo!! che bello!!!!! Allora esiste!!!!

10 luglio, 2006 20:25  
Anonymous Anonimo said...

se fosse stato in Veneton il finto argentino gli avrebbero dato un'"ombra de vin" (bicchierino di vino):-)
Simo

10 luglio, 2006 21:08  
Blogger Carmen said...

Se dobbiamo entrare in societa' mi devi insegnare a giocare a truco ... tre parole in spagnolo le so gia (ma servono delle parole ben precise o van bene qualunque?) ... Poiii adoro giocare a carte ... anche se IO DEVO VINCERE SEMPRE!! :)

10 luglio, 2006 23:49  
Blogger Pier said...

Sonia: La foto è reale, il bar esiste, e anche Vezio... Solo che lui è un pò più difficile da fotografare! :-)

Simo: ah che beo, me piase il vin (ma no xe dise anche "candea de vin"?)

Carmen: Il truco non è difficile, le parole da conoscere sono poche, e a dirla tutta le so pronunciare ma non le so scrivere. Il buon giocatore "segna" le carte al suo compagno con leggeri movimenti della bocca e degli occhi, ecco perchè chi non conosce il gioco pensa che i lomellini abbiano dei tic nervosi! :-)
Ok, ci sto, ma tu devi insegnarmi qualche gioco di carte ligure!

11 luglio, 2006 08:39  
Anonymous Anonimo said...

i veci i dise cossì, poi dipende da dove te sì.
Simo

11 luglio, 2006 08:55  
Blogger Pier said...

Simo, mi stai dando del vecio? :-)
Mi sa che imparo prima il veneto dell'inglese...

11 luglio, 2006 09:04  
Blogger sonia said...

il mio vezio uffffiii...acchiappalo sotto l'obbiettivo come una zanzara ;o)

11 luglio, 2006 09:36  
Anonymous Anonimo said...

a parte che il vezio non abbia tutta sta mobilità, quindi si può anche fotografare. Vorrei fare presente che la foto è stata scattata qualche giorno fa, ma la stella di Natale è quanto meno delle feste 2004, le ultime della Belaria. Solo questo da l'idea di che bar fosse. Non hanno ancora tolto gli addobbi. Chespu

11 luglio, 2006 11:00  
Blogger Carmen said...

Va bene ci sto' anche io!! pero' allora mi devo informare se esistono giochi liguri!Altrimenti me ne invento uno e te lo insegno!
MmMm per segnare le carte bisogna fare i "versi"? è un casino gia un mio amico mi dice che sembro un pokemon e che son tutta una smorfia ... se gioco a truco chissa' cosa ne esce ... ma attendero' i tuoi insegnamenti!

11 luglio, 2006 11:59  
Anonymous Anonimo said...

ma va là, ti si un buteleto!:-)
Simo

11 luglio, 2006 14:16  
Blogger Pier said...

Sonia: Il problema è riuscire a fotografare la faccia di Vezio, sempre nascosta da bicicletta o bottiglia di birra. Il paragone con la zanzara calza perfettamente, perchè pure lui è immune agli insetticidi! :-)

Chespu (il mio socio di flipper): Tanto il Natale prima o poi torna!

Carmen: Più che versi sembrano contorsioni mimiche facciali perchè non devi farti beccare dai tuoi avversari. Pickaciu! :-)

Simo: Buteleto, toseto... Ma tutte le parole venete finiscono in eto? Forse è così, infatti anche la regione si chiama venETO! ;-)

11 luglio, 2006 15:13  
Blogger sonia said...

ahahaha...pier

11 luglio, 2006 16:57  

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