NATALE (e feste correlate) 2006
Dopo quello che ho scritto 9 anni fa, adesso vi propongo invece ciò che penso del Natale oggi!
Avrei preferito parlarvi di Natale in musica ma mi rendo conto che via web è un po’ più difficile…
Così adesso provo a cercare le parole (sperando che anche loro mi aiutino cercando me) e a rimetterle assieme dai vari fogli di carta attraversati da rigagnoli d’inchiostro sparsi per la mia scrivania.
Oggi come oggi penso che il Natale sia molto simile alla felicità, nel senso che non può proprio essere tutti i giorni, così come la felicità non può essere per tutta la vita…
Sembra quasi che la felicità sia come il sole, che sa di non poter illuminare contemporaneamente tutta la terra e allora cosa fa? Gira. Piano. Lentamente, lentamente. Per dare un po’ di luce e calore a tutta la sfera. E dove c’è il sole, quando questo lentamente gira e comincia ad allontanarsi, le ombre iniziano ad allungarsi, si allungano fino a diventare un’ombra sola, il buio.
Ecco, per me è il Natale è così, dal sole di bambino al crepuscolo di adesso. Nel mezzo tanti eventi a diventare ricordi e competere a scavalcarsi e a gridare di più, tra chi se ne va per età e chi per scelta e dipinge questi giorni di una tristezza sfumata ma molto particolare.
D’altro canto, per quanto nessuna persona sia sostituibile, per una legge di quasi compensazione naturale, ne arrivano altre nuove e con un po’ di fortuna e di speranza si può ricominciare…
Quindi anche se questi pensieri sono un po’ sottotono non voglio mai e poi mai lasciare chiusa la porta della speranza…
Avrei preferito parlarvi di Natale in musica ma mi rendo conto che via web è un po’ più difficile…
Così adesso provo a cercare le parole (sperando che anche loro mi aiutino cercando me) e a rimetterle assieme dai vari fogli di carta attraversati da rigagnoli d’inchiostro sparsi per la mia scrivania.
Oggi come oggi penso che il Natale sia molto simile alla felicità, nel senso che non può proprio essere tutti i giorni, così come la felicità non può essere per tutta la vita…
Sembra quasi che la felicità sia come il sole, che sa di non poter illuminare contemporaneamente tutta la terra e allora cosa fa? Gira. Piano. Lentamente, lentamente. Per dare un po’ di luce e calore a tutta la sfera. E dove c’è il sole, quando questo lentamente gira e comincia ad allontanarsi, le ombre iniziano ad allungarsi, si allungano fino a diventare un’ombra sola, il buio.
Ecco, per me è il Natale è così, dal sole di bambino al crepuscolo di adesso. Nel mezzo tanti eventi a diventare ricordi e competere a scavalcarsi e a gridare di più, tra chi se ne va per età e chi per scelta e dipinge questi giorni di una tristezza sfumata ma molto particolare.
D’altro canto, per quanto nessuna persona sia sostituibile, per una legge di quasi compensazione naturale, ne arrivano altre nuove e con un po’ di fortuna e di speranza si può ricominciare…
Quindi anche se questi pensieri sono un po’ sottotono non voglio mai e poi mai lasciare chiusa la porta della speranza…
…E se dovessi scrivere un’ipotetica lettera a Gesù Bambino, gli chiederei di non lasciare che un giorno le ombre si allunghino del tutto, insomma che il bambino dentro di me… cresca troppo e cominci a vedere il Presepe e l’albero sempre più piccoli…
UN GROSSO ABBRACCIO E BUON 2007 A TUTTI VOI !!!