Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

giovedì, agosto 31, 2006

Camminare...

Cammino in cerca di te
lungo sentieri deserti
per strade sconosciute
Caldo polvere e miraggi
confondono l'orizzonte
tutto sembra più lontano
e io sono in cerca di te...

Sono in cerca di te,
maledetta pompa di benzina
la prossima volta faccio il pieno
prima di partire
per la pampa argentina!

lunedì, agosto 28, 2006

Onde Afose

Visto che alcuni di voi me l'hanno chiesta, posto la traduzione del pezzo che ho inserito venerdi nel blog; e poi penso che in italiano renda meglio il suo significato...
Non preoccuaptevi se non siete riusciti a tradurlo, è solo a causa del mio inglese approssimativo, infatti nemmeno io sono sicuro che le parole e la grammatica siano corrette! :-)
Tra l’altro c’è pure un’espressione colorita (che non ha bisogno di traduzione) che di solito non uso e che qui ometto col BIP, scusate ma stavolta mi è scappata...
Vabbè, insomma, ecco la traduzione:
Onde afose mi sommergono
In un inutile giorno d’agosto
Dietro un vetro a guardare
Se c’è in arrivo un temporale

Il fiume trascina ricordi
S’incagliano sull’erba fiorente
Che un giorno ingiallirà
Lasciando al ricordo sapore di niente

Ho una bella sorpresa per te
La mia ombra mi vuole annegare
Io le dico prego, BIP
Lo sai che non ce la potrai mai fare

Se avessi un po’ di coraggio
E qualche soldo in più nelle tasche
Riuscirei a volare fino a te
Nuotando attraverso queste onde afose

venerdì, agosto 25, 2006

Sultry waves

Sultry waves submerge me
In a useless august day
I see behind a glass
If it’s arriving a thunderstorm

The river drag remembers
They run aground in an upbeat grass
But a day will turn to yellow
Forsaking the insipid keepsake

I’ve got a good novelty for you
My shadow that want drown me
I told she please, fuck you
You know that you can't make it

If I had a bit of bravery
And extra money in my pockets
I would succeed to fly towards you
Swimming across these sultry waves

mercoledì, agosto 23, 2006

Il bar Bellaria (10): Il campo da calcio

Il campo da calcio non sarebbe parte integrante del bar Bellaria, ma soprattutto nelle giornate estive lo diventa, a causa del transito improvviso di palloni dal vicino oratorio, dal quale, per risolvere il problema dei palloni incastrati sui rami delle piante, sono state orrendamente mutilate 4 robinie. Superato in questo modo il problema delle palle irrimediabilmente perdute sulle piante, se ne presenta un altro: i palloni calciati dai vari scarponi dell’oratorio, non trovando più la barriera delle piante, finiscono dritti al bar, provocando l’ira del sig. Carlo, ma soprattutto del cane Greta, costretta a svegliarsi in modo improvviso da un oggetto bianco rotondo a chiazze nere, che confonde probabilmente con un gatto.
Non servono nemmeno le reti di protezione del campo, per due buone ragioni: la prima perché nel giro di poco tempo hanno assunto l’aspetto di un colabrodo, la seconda perché un ragazzo chiamato Scheng, in barba ad ogni legge della fisica, riesce a disegnare traiettorie impossibili che sembrano proiettare il pallone sulla luna, scavalcando le reti, per poi farlo planare repentinamente come un condor sull’ingresso del bar. Va detto che onestamente su questa cosa ci marciamo un po’, perché vedere uno che per tirare un rigore parte dalla porta opposta gridando «LASCIAAAA!!!!» è una cosa a modo suo divertente, che si presta a due gustosissime varianti:
Variante 1: Scheng parte a tutta birra dalla parte opposta del campo col suo inquietante grido di battaglia, il portiere attende il tiro vestito con un’armatura corazzata, gli spettatori scavano trincee e rifugi antiatomici a tutela della propria incolumità, sono attimi concitati, Scheng sta per tirare, quando arriva il Caffa che gli sposta con un tocchetto il pallone costringendo il povero Scheng al tiro a vuoto, in un movimento finale che ricorda le migliori spaccate di Heater Parisi.
Variante 2: Nelle stesse condizioni di cui al punto 1, ma in assenza del perfido Caffa, Scheng colpisce il pallone mandando in orbita la sfera, e colpisce con la scarpa sinistra sfuggita al piede il portiere avversario, lamentandosi che la scarpa ha superato la linea e quindi la rete è da considerarsi comunque valida.
Una volta tornato a terra, il pallone deve essere recuperato presso il sig. Carlo, il quale per punizione ci costringe ad una consumazione obbligatoria a sua scelta, svuotando così la cantina dalle vettovaglie invendute.
ULTIM'ORA delle 21:58 di ieri sera (nuova battuta di Vezio):
Lo sai che il rapinatore impaurito trema tutto e il suo diventa un fucile a canne mosse?
Sempre lui il migliore... :-)

lunedì, agosto 21, 2006

Si viene e si va

Ciao e ben ritrovati a tutti voi!
Ringrazio tutti quelli che hanno lasciato un messaggio durante la mia assenza, cosa che mi ha fatto veramente piacere!
Le mie ferie sono state abbastanza anonime, ma visto che tutti (o quasi) tornate al lavoro o allo studio carichi di foto estive da mostrare, ho pensato di fare lo stesso anch'io, seppur in tono minore...
Così vi lascio qualche foto degli scorci (decisamente poco suggestivi) della campagna del mio sperduto paese... Eccole che arrivano in ordine casuale...
Questo è il Naviglio, ma onestamente non so se è lo stesso che poi arriva anche a Milano, ce ne sono tanti...
Questo invece è il "cavetto", dove da piccoli si imparava a nuotare... Adesso con i diserbanti facendo il bagno qui, si rinforza il sistema immunitario...
Come potete vedere, se c'è una cosa che non manca da queste parti è il riso!!!
La chiesetta di San Giacomo... Qui siamo vicini al Ticino. Mi sembra che sia stata eretta proprio per scongiurare una possibile esondazione da parte del "fiume azzurro"...
Dopo questo breve tour, sono sicuro che molti di voi si riterranno soddisfatti... perchè vivono in un altro posto! :-)

mercoledì, agosto 09, 2006

Vento d'estate io vado al mare voi che fate

Oggi ultimo giorno di lavoro, poi...


tutto è lasciato al caso! :-)
Buone vacanze a tutti voi, ci risentiamo (al massimo) il 21. Ma non è detto che non mi
faccio vivo anche prima.

Mi congedo con questa foto, densa di significati (passatempo estivo: quali potrebbero
essere, secondo voi?), scattata due anni fa proprio in questi giorni...

Un saluto e un arrivederci a presto...

martedì, agosto 08, 2006

Tutta mia la città

In questi giorni venire al lavoro è un pò meno stressante, le strade sono praticamente libere dal traffico (stamattina ho impiegato solo 35 minuti circa per arrivare) e sembrano così diverse dal solito, quando sono coperte dalla coda infinita di motori che scalpitano per arrivare a destinazione. E' una sensazione piacevole e al tempo stesso strana, come quando in un locale affollato capita quell'istante in cui quasi tutti tacciono e avverti un senso di irrealtà, di vuoto.
Per chi resta a casa, agosto è un mese strano. Penso a quelli che sono deboli, malati, soli per scelta altrui, insomma a tutti quelli che hanno bisogno di qualcuno, amico, parente o istituzione che sia.
Non voglio fare il populista ad ogni costo, anche perchè credo che entro certi limiti ognuno vive soprattutto per come, suo malgrado, ha scelto di farlo. Il "destino" semmai stablisce questi limiti, ma attorno a quelli ce la possiamo giocare, insomma non è tutto scritto, e...
Scusate, ho divagato.
Tutti questi giri di parole in fondo erano solo per dire che agosto (soprattutto nella seconda metà) è un mese che non mi ha mai portato bene, chissà perchè.
Dovrei affogare tutti questi fardelli di ricordi e pensieri negativi nella pioggia di settembre e... ripartire davvero.
Spero soltanto che stavolta il mio orgoglio non si sgonfi troppo presto.
E che per una volta agosto possa essere ricordato come un mese di cambiamenti positivi.
Dipende da me, lo so.
Per questo sono sereno.
Perchè tanto lo so che non ci riuscirò.

giovedì, agosto 03, 2006

I giorni che piove (anche al bar)

Oggi da queste parti ha piovuto e soprattutto c'è stato un deciso abbassamento delle temperature. Non si può certo dire che l'estate sta finendo perchè agosto è appena iniziato, ma un pò di fresco e un pò d'acqua ci volevano. Venendo al lavoro ho visto il Ticino in decisa secca, più che un fiume sembra un campo di motocross...
Ma vediamo cosa succede nel nostro bar Bellaria quando piove, il pezzo di oggi è molto breve ma intenso, come un temporale estivo:

I giorni che piove non trascorrono sonnolenti. Specialmente nelle giornate primaverili e preautunnali si può restare comodamente seduti sulle sedie di plastica site sotto l'ampio tendone che funge da veranda; dopo l’iniziale parapiglia nel tentativo di evitare i posti sottostanti ai buchi del tendale, ci si può godere, asciutti, il traffico delle automobili in transito sulla strada in porfido. Una volta ristabilita la calma, immancabilmente arriva lo Schumacher di turno che centrando le pozzanghere finisce per inondare gli ignari spettatori.

mercoledì, agosto 02, 2006

Mumble mumble...

Stanotte tra caldo (anche se in attenuazione), solito casino in strada e pensieri vari ho dormito pochissimo e mi sono messo a pensare...

L'animale di cui hanno più paura gli infermieri è la garza ladra?
Le donne incinte stanno più facilmente coi piedi per terra perchè sono sorrette dalla forza di gravidanza?
Se si verifica un qui pro quo, che cosa ci potrà fare qua?
Un bicchiere che perde può essere considerato un calice piangente?
Angolo, preambolo e mongolo avrebbero potuto far parte dei sette nani?
Una relazione extraconiugale può provocare in chi la subisce un amplesso di colpa?

Questi ed altri inquitanti interrogativi sono tuttora rimasti senza risposta...

Uhm... Credete che abbia bisogno di una vacanza? :-)