Wake me up when august ends
Sta per arrivare Agosto, un mese che per diverse ragioni non mi è mai piaciuto… Quasi tutto sembra fermarsi, in un silenzio irreale, artefatto, dove il caldo è più opprimente e la solitudine più viva.
Avevo una zia che era terrorizzata da questo mese, forse proprio perché viveva da sola, e forse proprio per questo mi ha trasmesso la sensazione che agosto, contrariamente alle copertine patinate di giornali e telegiornali, sia il mese dell’abbandono.
Un’altra vela va, fino a che non scompare, cantava qualcuno.
Avevo una zia che era terrorizzata da questo mese, forse proprio perché viveva da sola, e forse proprio per questo mi ha trasmesso la sensazione che agosto, contrariamente alle copertine patinate di giornali e telegiornali, sia il mese dell’abbandono.
Un’altra vela va, fino a che non scompare, cantava qualcuno.
(foto di David A. Mellis)
Mi piacerebbe riuscire ad addormentarmi, e svegliarmi che agosto è già finito, col caldo spazzato via dalle piogge, come un vecchio nemico sconfitto da qualcun altro al posto tuo, da guardare quasi con tenerezza.
(Scritto alle 4.04 di stanotte, in un bagno di sudore, cercate di capirmi)