Frammenti di (Pier)Pioggia

Pensieri e parole alla ricerca di un'identità

martedì, maggio 30, 2006

Auguri (tra la Terra e il Cielo)

Avrei voluto scrivere questo post ieri, 29 maggio, ma avevo il PC fuori uso e non ho potuto fare degli auguri un pò particolari, a metà tra la Terra e il cielo come ho scritto nel titolo.
Il 29 maggio sarebbe stato infatti il compleanno del mio babbo, scomparso circa due anni fa, e proprio due anni fa, proprio in questi giorni avevo scritto queste righe, intitolandole non a caso "Gocce di memoria" come la canzone di Giorgia...


GOCCE DI MEMORIA

Sento la pioggia scorrere
nel suo incedere aritmico
mi ricorda il tuo cuore
perdersi battito dopo battito
goccia dopo goccia
per chissà dove

Quante volte ho guardato la pioggia
tra luci fredde di lampioni
qualche goccia sembra una stella
che se cade nella terra del giardino
lo fa per rinascere più lucente e bella

Gocce come lacrime salate
ma sono lacrime che non guariscono
e sento come di avere il tuo stesso cuore malato
nella tristezza che mi bagna come pioggia di rimpianto

Ma non riesco a raccoglierla nel palmo di un mano
così adesso ti sento che sei troppo lontano
tutto scorre e altra pioggia prima o poi lava via
ma ogni ferita cicatrizza sempre in ricordo

Prendimi ancora per mano come quando ero bambino
chi ama davvero non sarà cresciuto mai
da qualsiasi luogo oltre la prigione del mondo
non abbandonarmi mai…


...dimmi come posso fare per raggiungerti adesso...

giovedì, maggio 25, 2006

100!

Cento, cento... Ve la ricordate la Zanicchi di "Ok il prezzo è giusto"? Beh, su questo blog questo numerol'abbiamo raggiunto! Scusate se ogni tanto festeggio piccoli traguardi (Serse per esempio è arrivato addirittura a oltre 3000), ma sono fatto così, riesco a stupirmi per tutto! 100 poi è un numero particolare, rotondo, e si tiene a mente facilmente.
Il grido di battaglia della trasmissione della Zanicchi è stato tra l'altro ampiamente usato nel bar dove esco ora (a proposito, per chi ha bazzicato nel sito di Serse, sono io l'autore dei raccontini sul bar Bellaria - scusate ma sono un animale da bar, come dice Stefano Benni) qualche estate fa, con la "cameriera decana" (chiamiamola così, dato che ha una certa età...) che si era acconciata i capelli esattamente come Iva Zanicchi, in quel momento rosso fuoco. In pratica ogni ordinazione veniva accompagnata da un sottofondo di urlettini e voci in falsetto per ricreare l'atmosfera televisiva. Tutto questo, ovviamente, all'insaputa della "cameriera decana", alla quale peraltro interessano solo le consumazioni e quindi non ci deve avere fatto molto caso. Molti avventori erano convinti che il bar fosse in realtà lo studio del primo reality-quiz-entertainment show. Ecco perchè coloro che ancora oggi capitano casualmente al mio paesino credono di trovarsi in realtà a Cologno Monzese.

mercoledì, maggio 24, 2006

Rain Man

Rain Man, Pierpioggia... D'accordo, siamo sempre lì. Però è del film che vi voglio parlare. Perchè difficilmente un film mi piace subito (sono diesel anche in quello) ma questo è stato il primo che mi ha appassionato subito, e non è un caso che sia stata la mia prima preferenza che ho inserito nel profilo (che ogni tanto aggiorno, perchè un profilo è come la vita, cioè in evoluzione continua).
Premetto di non avere visto questo film al cinema, perdendomi quindi tutta la cornice magica che ti dà la sala cinematografica, ma anche in tv mi ha fatto il suo bell'effetto. Ben girato, dialoghi attenti e personaggi caratterizzati, l'ho trovato subito un film fatto bene, e a fargli fare il salto di qualità un fantastico Dustin Hoffman in un ruolo difficilissimo e toccante. Tra l'altro non avevo mai sentito parlare prima di autismo, e credo non esistesse sistema milgiore per spiegare questa patologia. Il finale del film lo conoscete tutti, credo, è più amaro che dolce ma in fondo era giusto così...
Ogni tanto lo riguardo, e ricordo molte scene a memoria...
A me non capita spesso di rivedere un film e sentirmi coinvolto come se fosse la prima volta... E a voi?
A proposito di prime volte, vorrei chiudere il post con una citazione personale per Arianna, in quanto prima visitatrice "sconosciuta" del mio blog, nel senso che non la conosco e non so come ci sia arrivata... Spero che sia di buon auspicio per altre nuove visite!
In fondo a me piace tantissimo scrivere, e sapere che c'è anche qualcuno che mi legge ovviamente dà un senso maggiore alle mie parole...

lunedì, maggio 22, 2006

Libertà

Questa mattina sono come ogni lunedi in ufficio, fuori c'è un clima gradevole, non troppo caldo e non troppo afoso, insomma il classico clima che ti spinge a voler fuggire delle quattro mura di un ufficio, anche se nel mio caso si tratta di un open space. Per i non impiegati, l'open space è quella struttura che assomiglia a un capannone nel quale sono piazzate delle scrivanie, in maniera più o meno ordinata, e dove non essendoci altre pareti si sentono tutte le voci dei colleghi, anche quelli più lontani. In pratica è come essere in un pub...
Tutto questo per dire che stamattina ho voglia di libertà, e siccome non ne dispongo mi limito a parlarci su.
Mi servirò, come faccio spesso, delle canzoni.
L'immagine di libertà che più mi piace, è quella della Signora Aquilone di Francesco de Gregori: è la storia di una ragazza (forse, ma l'età è inessenziale) che corre dietro ad un aqulione: il co-protagonista la incontra e le chiede se non si tratta di un'occupazione un po' inutile, al che la signora risponde «Chissà, forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà». Già, chissà; forse i nostri sogni, le nostre idee e tutto quello che facciamo è simile ad un aquilone stonato che cerchiamo di controllare attraverso il filo del destino (che sì ci aiuta ma allo stesso tempo ci ostruisce), che riusciamo a vedere e seguire (come la protagonista della canzone) solo se restiamo sempre un po' bambini, altrimenti rischiamo di perderlo come si perde una sorellina che diventa grande. O forse siamo proprio noi gli aquiloni che esplorano il cielo della vita, siamo noi "la storia che dà i brividi", perché in fondo (come è in fondo al filo della signora aquilone) anche questa è libertà.

venerdì, maggio 19, 2006

Mondiali

Qualche anno fa (parliamo degli anni dal 1996 al 1999) tenevo una rubrica intitolata "Le note musicali" su un giornalino del paese (si chiamava Chorus, forse qualcuno di voi se lo ricorda), nella quale prendevo in esame una serie di canzoni e confrontavo il loro modo di vedere e trattare un argomento, scelto della redazione.Una delle rare escursioni dall'argomento musica è stata nel giugno 1998, alla vigilia dei mondiali di Francia. Visto che ormai manca poco all'inizio di questi mondiali di Germania, vi posto questo "alfabeto" che avevo scritto all'epoca. Buon divertimento!

L'ALFABETO DEL MONDIALE
Tra pochi giorni comincerà il campionato del mondo, per la gioia di tutti gli appassionati; ecco quindi un indispensabile vademecum, sotto forma di vocabolario, per sapere quello che si può sapere.
A: Ascani; tanto se qualcosa va male, la colpa è comunque sua. (per i non addetti: Ascani era il geniale direttore del giornalino e direttore della scuola di canto del paese)
B: business; con 32 squadre partecipanti, vengono praticamente raddoppiati i diritti televisivi sui pacchetti di partite trasmesse. Non so quant'è ma si tratta di una bella somma.
C: coppa Rimet; Questo è il vero nome della manifestazione, e prende il nome dal suo "inventore", nazionale francese, che organizzò il primo mondiale (in Uruguay, nel 1930).
D: date (vedi anche lettera T); si comincia il 10 giugno (Brasile - Scozia) e si termina con la finalissima il 12 luglio.
E: Estrada, Natalia; mi direte: cosa c'entra la Estrada con il calcio? Probabilmente niente, ma visto che si trova dappertutto (tranne a casa mia, altrimenti non starei a scrivere articoli), non mi stupirei di vederla pure lì. Pare che sia stata contattata per prsentare le previsioni del tempo ed il segnale orario.
F: finale; abbiamo già detto quando si svolgerà ma non sappiamo dire chi la giocherà. Le ipotesi sono tante, ma contro di noi abbiamo il pronostico favorevole di Maurizio Mosca (che notoriamente porta sfiga).
G: goal; in un'edizione sola il record di reti segnate appartiene al francese Fontaine (13 reti nel 1958). Tuttavia quell'exploit fruttò alla Francia soltanto un terzo posto.
H: vedi lettera Q.
I: incitamento; Berlusconi sarà contento: con tutta la gente che griderà forza Italia! si sentirà ancora al governo. Gli uomini di sinistra potranno comunque incitare la nazionale ricorrendo all'espressione idiomatica variante alé Italia.
J: juventus; ben 6 (compreso l'incerto del Piero) sono i suoi giocatori convocati.
K: Konsel; il portiere austriaco (se giocherà) a 36 anni sarà il giocatore più vecchio a partecipare al torneo.
L: l'inno ufficiale (me la date buona?); sarà il tormentone dell'estate. Canta Ricky Martin, il titolo è copa de vita (originale...).
M: Pedrag Mijatovic; non sappiamo se farà gioire gli jugoslavi; di certo, il 20 maggio, ha fatto gioire, con il suo goal alla Juventus, metà degli italiani. Praticamente una mezza Cuccarini.
N: novantotto; i mondiali di questo anno saranno i 16i della storia.
O: outsider; dicesi outsider colui che non vince un cavolo ma rompe le scatole a chi potrebbe vincere. In questo senso possono creare problemi alle favorite la Croazia, la Jugoslavia, la Danimarca, e la Giamaica (se i giocatori si fumano qualcosa di buono).
P: prima volta; le squadre esordienti sono Croazia, Giamaica, Giappone e Sudafrica.
Q: vedi lettera H (ci siete cascati, vero?).
R: Ronaldo; è sicuramente il giocatore più atteso, come tutto il Brasile. Purtroppo non c'è solo lui ma c'è anche gente come Romario, Denilson, Roberto Carlos...
S: stadi; si giocherà in 10 stadi. I più importanti sono il Parco dei Principi a Parigi (dove si svolgerà la finalissima) e, per noi, quelli di Bordeaux, Montpellier, St.Denis (dove l'Italia giocherà le partite del girone di qualificazione).
T: trentadue; tante sono le squadre che parteciperanno alla fase conclusiva di questo mondiale.
U,V,W,X,Y: trovate qualcosa voi, se siete così bravi (esercizio).
Z: Zoff, Dino; è a tutt'oggi il campione del mondo più vecchio (40 anni nel 1982).

All'epoca avevo citato (ironizzando) Mosca, che in questi giorni non sta molto bene, anche se sembra si stia riprendendo. In bocca al lupo Maurizio!!!

giovedì, maggio 18, 2006

Thanks

Innanzitutto un saluto ed un ringraziamento a tutti voi che in questi giorni avete lasciato un messaggio su questo blog, una ventina di contatti in un paio di giorni non sono numeri da far girar la testa ma francamente non me li aspettavo.
Che dite, sono un inguaribile pessimista? :-)
Quindi grazie ancora e continuate così! Adesso tocca a me continuare a postare, nella speranza di scrivere qualcosa che riesca a suscitare un minimo di interesse... Nei prossimi giorni cercherò di mettere qualcosa di nuovo...

martedì, maggio 16, 2006

TECNOLOGIA!

Oggi ho aggiunto il contatore delle visite (non mediche naturalmente), pensavo che fosse un’operazione più difficile, invece… Niente da dire, oggi è tutto più semplice, click, doppio click, copia & incolla e il gioco è fatto, ecco pronto un blog o un sito internet!
Come sempre, per fortuna, rimane una cosa che non si può né semplificare né tantomeno insegnare: la FANTASIA! Alla fine è quella che fa la differenza e che permette di identificare i tuoi pensieri e la tua personalità. Qualunque cosa tu faccia, lei esce sempre e tu rimanii sempre tu…
E come diceva Freccia (il protagonista del film di Ligabue Radiofreccia) da te stesso non scappi neanche se sei Eddie Merckx...

venerdì, maggio 12, 2006

Sarà capitato anche a voi...

...di avere una musica in testa, eccetera eccetera. Insomma ci sono dei momenti in cui un suono, un ricordo, un immagine o altre amenità simili ci viaggiano nella testa, e per quanto possiamo distrarci sono sempre lì a girare e rigirarsi per catturare la nostra attenzione.
Capita, no?
Beh, oggi è tutto il giorno che ho in mente una bellissima e profonda canzone di Fabrizio de André, di cui riporto solo un passaggio significativo (d'altrone la canzone si chiama "Le Passanti"):

Ma se la vita smette di aiutarti
E' piu' difficile dimenticarti

Di quelle felicita' intraviste
Dei baci che non si e' osato dare
Delle occasioni lasciate ad aspettare
Degli occhi mai piu' rivisti

Allora nei momenti di solitudine
Quando il rimpianto diventa abitudine
Una maniera di viversi insieme
Si piangono le labbra assenti
Di tutte le belle passanti
Che non siamo riusciti a trattenere

Non so perchè ma oggi mi sento così.
Secondo Celentano "c'è sempre un motivo".
E Secondo voi?

martedì, maggio 09, 2006

Panta Rei

Il tempo scorre e trascorre, infatti ne è passato un pò da quando ho pubblicato l'ultimo post e per giunta quasi senza che me ne accorgessi... Ringrazio LaFrà per la segnalazione che mi ha dato l'input per tornare a scrivere. Adesso so che siete almeno in 3 a passare da questo post, e tutto ciò in un solo mese di vita, di questo passo tra altri tre mesi possiamo allestire una squadra di calcio!
Dunque, il titolo di questo post è "panta rei", che come sanno anche i gnorantoni non latinisti come me significa "tutto scorre" (tempo compreso, anzi direi soprattutto quello).
Volevo cogliere l'occasione per parlare del gruppo teatrale di cui faccio parte (i Panta Rei appunto), ma senza tediarvi con descrizioni tecnicistiche sulla figura dell'attore (quale tra l'altro non sono) o sui significati nascosti dei gesti, degli sguardi o delle parole. Una cosa sola vorrei sottolineare, e cioè come qualcosa possa apparire diverso a seconda di chi te ne parla. Vado subito al punto, sto pensando alla Divina Commedia, che per uno studente poco motivato di un istituto tecnico è sempre stato un pacco pazzesco e incomprensibile. Sarà che sono diventato più vecchio (...no, suona male, diciamo più maturo) ma quando ho ascoltato la spiegazione e la successiva recitazione del quinto canto dell'inferno (quello di Paolo e Francesca) da parte del mio maestro di teatro è stata un'emozione nuova e particolare, una scopetra assoluta! Eppure altre volte avevo sentito spiegare quel canto e non mi aveva preso per nulla...
So che siete circa in 3 che passate da questo blog, ma voi che ne pensate? La magia di una frase dipende dall'animo di chi l'ascolta o dal carisma di chi la pronuncia?
Postate, postate, d'altronde come si dice, ai poster l'ardua sentenza...